A Lissone il ristorante che non c'è
Omar Foglieni lavora nel settore della ristorazione da oltre 15 anni. Cresciuto grazie agli insegnamenti professionali dello chef Stefano Manzoni, con l'apertura de "l'Isola che non c'è" ha deciso di dar sfogo alla propria passione facendo diventare un sogno, realtà,
L'Isola che non c'è, a Lissone, Via XX Settembre 126, per Omar è un sogno nato da una sfida e un obiettivo: aprire un’attività. Così, di comune accordo con il suo socio Karin, sua sorella, nel luglio del 2016, subentrando al proprietario del locale, hanno virato a gonfie vele verso... “l’Isola che non c’è”.
“Abbiamo creduto in noi e abbiamo concretizzato il nostro sogno.” dice Omar – “Abbiamo insomma deciso di darci un’opportunità, nel settore che amiamo.”
“Abbiamo creduto in noi e abbiamo concretizzato il nostro sogno.” dice Omar – “Abbiamo insomma deciso di darci un’opportunità, nel settore che amiamo.”
Quella del cibo è una passione comune che li accomuna. Come sostiene Manuel, “Tra noi basta uno sguardo per capirci”.
L’Isola che non c’è è un nome preesistente che, a detta dei tre comproprietari, è stato mantenuto come scelta mirata, per fidelizzare la clientela, facendola sentire a proprio agio in un posto già conosciuto, cercando però di stupirla facendo la differenza.
"La passione l’abbiamo sempre avuta” – spiegano i due fratelli – “ e mettersi in proprio è stata la volontà di avere qualcosa di nostro, di affrancarci e di esprimere noi stessi tramite l'arte della cucina alla clientela."
"La passione l’abbiamo sempre avuta” – spiegano i due fratelli – “ e mettersi in proprio è stata la volontà di avere qualcosa di nostro, di affrancarci e di esprimere noi stessi tramite l'arte della cucina alla clientela."
Una clientela, quella di Omar e Karin, che li segue con passione e soddisfazione fin dall’apertura. “Una fedeltà che rende, prima di tutto, soddisfatti noi stessi”.
Fornire un buon servizio, essere garanti di qualità, educazione e simpatia, fa de "L’Isola che non c’è" un punto di ritrovo che entra nel cuore della gente.
“Per poterlo fare – sostengono con fermezza - scegliamo sempre ingredienti genuini e di ottima qualità, affidandoci ai piccoli fornitori, che come noi lavorano con passione e qualità. La nostra prerogativa, è quella di porci dall’altra parte del bancone chiedendoci come vorremmo essere trattati. Vogliamo servire cibo sano e genuino. A fornrci non è la grande distribuzione ma i piccoli “artigiani” del mestiere, alcuni dei quali continuano la loro attività da più di cinquant’anni, fornitori che sono i'ingrediente segreto con cui serviamo la clientela."
Entusiasmo, passione, ricerca della qualità, questi sono gli elementi de "l'isola che non c'è" a Lissone. Un'isola da esplorare, alla ricerca del gusto unico in cucina
“Per poterlo fare – sostengono con fermezza - scegliamo sempre ingredienti genuini e di ottima qualità, affidandoci ai piccoli fornitori, che come noi lavorano con passione e qualità. La nostra prerogativa, è quella di porci dall’altra parte del bancone chiedendoci come vorremmo essere trattati. Vogliamo servire cibo sano e genuino. A fornrci non è la grande distribuzione ma i piccoli “artigiani” del mestiere, alcuni dei quali continuano la loro attività da più di cinquant’anni, fornitori che sono i'ingrediente segreto con cui serviamo la clientela."
Entusiasmo, passione, ricerca della qualità, questi sono gli elementi de "l'isola che non c'è" a Lissone. Un'isola da esplorare, alla ricerca del gusto unico in cucina